Sabato 20 aprile, al Museo Civico di Storia
naturale,a Verona, presentazione del libro “La bottega dell'erborista”, venti novelle
dedicate ad altrettante piante officinali
D'ogni
erba un racconto
Venti scrittori si sono
riuniti per dar vita ad una nuova edizione della collana “Quaderni Indaco”
dedicata a storie misteriose e fantastiche per lo più ambientate in Veneto.
Le novelle, accomunate da un racconto
cornice, sull'esempio delle Mille e una notte, si ispirano alle proprietà
benefiche e, soprattutto, venefiche, di erbe officinali per la maggior parte
reperibili sul Monte Baldo.
Proprio dal nostro Hortus Italiae
e dal lavoro dell'erborista Calzolari nasce l'idea di questa antologia, come
spiega Daniele Zanini nella sua prefazione: “Francesco Calzolari, speziale alla Campana d’Oro di Verona, nel
1566 scriveva Il Viaggio di
Monte Baldo, della magnifica città di Verona, un’opera che rappresenterà la summa e il principio della
notorietà del Monte Baldo dove sottolineava che dal Monte Maggiore si vede un grandiâimo paese
d’ogn’intorno di campagne e di pianure con molte ville, castelli e città insino
a Padova, Ferrara, e Mantova”.
A legare tra loro le storie, oltre al contesto
erboristico, è la figura leggendaria e misteriosa di Ismaele Cain. Le sue
tracce nel corso dei secoli, fanno ipotizzare a un gruppo di ricercatori che
egli possa aver scoperto il segreto dell'immortalità.
Ecco gli autori delle storie, suddivise in un arco
temporale che parte dall'anno mille e arriva fino a noi: Danilo Arona, Giuliana Borghesani, Cosma Brusco,
Anna Capozzo, Agostino Contò, Simona Cremonini, Luca Ducceschi, Federico
Fuggini, Enrico Gregori, Arnaldo Liberati, Enzo Macrì, Angelo Marenzana, Enrico
Martini, Rossana Massa, Rosanna Mutinelli, Donatella Righi, Vittorio Rioda,
Nicola Ruffo, Filippo Tapparelli, Gelmino Tosi, Martina Trevisan.
La presentazione di sabato 20 aprile, alle ore 16,
al Museo di Storia Naturale di Lungadige Porta Vittoria, rientra nel cartellone
delle manifestazioni di Verona Tessile.
Al termine si brinderà con il recioto di Valentina
Cubi.
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