venerdì 25 ottobre 2013

La verità non fa più male, si sa.

Una canzone diceva : " la verità mi fa male, lo so...la verità ti fa male, lo sai".
Assolutamente obsoleta. La verità non ha più alcun valore, di conseguenza difficilmente la si ricerca, conta qualcosa, ha un significato che la pone al di sopra di tutto e di tutti.Non ha nessuna importanza. 
Conta ciò che si vuol far credere e lo si propaganda.
Nei rapporti personali come nella vita pubblica, politica inclusa. 
Si parte da un semplice presupposto: la fragilità dei singoli, la stupidità dei popoli, la comodità dei molti.
L'ho capito tardi e sulla mia pelle, a mie spese.
Ero abitata a subire eventuali offese che m'avrebbe inferto la verità e a metabolizzarle nella loro evidenza, mostrando la forza di chi si conosce talmente bene da non aver alcuna paura di se stessa.
Parimenti, ero abituata a colpire il nemico sottolineando vistose scomode verità evidenti. Impugnavo la mia sincerità come un pugnale.
Mi ci trovavo bene, tanto che avevo imparato a metabolizzare realtà scomode ma anche a colpire e affondare a forza di sincerità e verità.
Mi sono trovata spiazzata, integralmente.
La metodologia che oggi informa l'azione e la comunicazione è che la verità non ha nessuna importanza, su nulla e nessuno ma bisogna ripetere ossessivamente un concetto o una notizia perché una bugia o una calunnia, a forza di ripeterla, diventa vera, compie il percorso dei miti e delle leggende e persino della religione. L'insistenza con la quale si ripete una cosa la rende vera. Vale nei rapporti interpersonali, attraverso la negazione di realtà anche ben visibili oppure ripetendo più e più volte una bugia che vada a  minare le sicurezze dell'altro,sapendo che più si ripete, più dolore s'infligge perché se una verità scomoda si può affrontare, al contrario la calunnia getta in uno stato di frustrazione fortissimo, in quanto il senso d'ingiustizia va a lavorare nel profondo, distrugge le certezze, fa del male gratuito.
Soprattutto vale per idee politiche o per eventi storici. Si crea una teoria, la si ripete all'infinito finché non sembri vangelo. Si può esaltare un fatto o una serie di fatti o negarli, nel più puro negazionismo, in quanto non conta stabilire la verità ma imporre un pensiero, una linea o distruggere un nemico o una persona scomoda.
In pratica, è l'asservimento integrale della teoria alla pratica e ad una pratica da bottegai...
E' vero ciò che serve, a me stesso, alla mia categoria, al mio contesto.
Lo vediamo in pubblicità, un prodotto vede le sue caratteristiche esaltate oltre il suo utilizzo effettivo ma quel che è peggio, se ne vantano ANCHE DOTI INESISTENTI.Un classico è la demonizzazione di un prodotto commerciale a scopo politico ( coca-cola per tutte, la bevanda dell'imperialista)o magari ad opera di un'azienda rivale oppure si strumentalizza all'eccesso per un tornaconto assai ambiguo anche una semplice dichiarazione di per sé inoffensiva ( caso Barilla per tutti) cosicché anche una citazione storica o filosofica non ha nessuna importanza a chi faccia riferimento, la si spaccia di qualcuno in particolare e nessuno o quasi si prende la briga di verificare. La rete ha amplificato il fenomeno a dismisura perché se prima la chiacchiera pettegola si poteva combattere a querele e se qualcosa di pubblicato su un giornale aveva un autore o un direttore responsabile...oggi una porcata può fare il giro del mondo in pochi minuti in un tam tam infinito.
Oggi la modalità della comunicazione è spesso e volentieri la calunnia.La verità è un optional ma un proverbio recitava che prima o poi viene a galla.Oddio, al giorno d'oggi è ben zavorrata,la si butta con i piedi ben cementati ma ciò non toglie che esista.E se esiste, darà prima o poi i suoi frutti e se ne vedranno gli effetti. Sono convinta che la verità trova il modo di trionfare in ogni caso attraverso l'evidenza anche se, morendo i diretti interessati, qualsiasi verità si può stravolgere tramandando ai posteri bugie vistose.La verità però prende strade insospettabili per rendersi esplicita, anche perché è nuda e le balle son vestitissime,per cui un cretino ( e ne conosco tanti)prima o poi farà o dirà una cretinata tale che sarà evidente come il sole a mezzogiorno.

Nel frattempo tuttavia, la calunnia o la negazione
 avrà fatto danni irreparabili.

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