martedì 18 dicembre 2012

Fiona, Pamela e Gina.


Gli Italiani mancano di razionalità e logica. Sono influenzabili, hanno una cultura imparaticcia, non riflettono, sciamano. Veniamo al quesito:

“Pamela, Fiona e Gina, sono tre ragazze newyorkesi. Stanno prendendo il sole i
n una piscina della loro città. Pamela indossa un costume intero. Fiona legge un libro, Pamela e Gina sono cugine. Quale delle seguenti proposizioni è vera:



a) Fiona è una studentessa universitaria;



b) Pamela è grassa;



c) a Roma non sono le 9 del mattino;



d) Pamela e Fiona sono cugine”.



Ebbene. L'unica risposta ovvia è che se stanno prendendo il sole in piscina, a Roma non sarebbe possibile.Il resto sono illazioni, ma so per certo che buona parte degli Italiani direbbe che Pamela è grassa perché ha il costume intero; non legge bene e soffermandosi a pensare, perché è superficiale,per cui avendo letto che Pamela e Gina sono cugine direbbe che lo sono anche Pamela e Fiona o penserebbe che, se Fiona legge, è una studentessa. 

Meglio un test di logica che nozioni imparate a memoria.Quello viene dopo, la preselezione logica tout court, in un Paese NON intelligente ( geniale per casualità e a punte isolate) dovrebbe essere LA PRASSI.
La selezione vera e propria si può basare infine sulla cultura specifica.Inclusa prova pratica di comunicazione.

Era uno dei test dell'esame preselettivo per insegnanti.
Hanno bocciato parte degli aspiranti? Hanno FATTO BENE.

Ma come la mettiamo con tutti gli immessi in ruolo per soli titoli?
Una marea di istruiti incolti.


6 commenti:

  1. Ho pensato la stessa cosa che hai pensato tu, guarda.
    Se un candidato è superficiale e ragiona per stereotipi, magari dirà che Pamela è grassa perché indossa un costume intero (sigh! mentalità da letterine!), o, peggio ancora, che Fiona è una studentessa universitaria perché legge un libro (!!! I libri si leggono solo per l'Università, mica per piacere personale!).
    Se questo ipotetico maestro ha dato una di questa risposte, mi dispiace per lui (ferma restando la mia totale solidarietà per i precari della scuola), ma hanno fatto bene a cacciarlo. Vuol dire che manca di logica. Vuol dire che magari sa un mucchio di cose, ma non sa ragionare - né saprà insegnare ai suoi allievi a farlo.

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  2. Sono d'accordo anch'io. Ho letto la lettera di quel prof. sul fatto quotidiano e tante altre lamentazioni analoghe. Quello che colpisce me, a differenza di queste persone, non sono i quesiti bensì il numero elevatissimo di coloro che non hanno saputo rispondere (pur avendo avuto modo di prepararsi in anticipo su quegli stessi quesiti) e che invece di preoccuparsene si lamentano liquidando snobisticamente i quesiti come "quiz" non alla loro altezza di "grandi umanisti" quali si piccano di essere. Che poi, con un po' di ragionamento i quesiti erano fattibilissimi... li conosco per averli preparati con alcuni amici che hanno fatto il concorso e che hanno tutti passato la preselezione... invece di piagnucolare sullo stato che non riconosce la loro grande cultura si sono applicati e hanno messo in funzione il cervellino ;-)

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  3. certamente d'accordo. La domanda appare facilina e se erano tutte così, non si poteva non cacciare chi non ne ha preso 35 su 50. D'altra parte per prenderne uno su 30 (mi sembra che queste fossero le proporzioni, bisognava fare un po' di scrematura iniziale decisa.

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  4. Capisco per alcuni il disorientamento, Enrico, ma la preselezione era una prova d'arguzia, non di cultura.

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