venerdì 30 dicembre 2011

Bilancio del 2011, auguri per il 2012

Il 2011 è stato un anno particolare, per le vicende personali.Ho toccato punte di scoraggiamento e di soddisfazione estreme , a volte per la stessa faccenda, la stessa persona, a seconda di come si mettevano le cose.Ho goduto di una salute eccellente ( nonostante qualche buontempone m'abbia data persino per spacciata...:-) e ho viaggiato in lungo e in largo per l'Italia ( mettendo anche il cane a pensione per la prima volta nella sua lunga vita e soffrendo come se l'avessi messo in un lager, tanto è l'amore che mi ha sempre legato ad ogni animale della mia vita e persino ad alcune persone).Ho incontrato persone splendide, da ogni punto di vista ed altre paradigmatiche, ho pubblicato un romanzo e racconti per quattro antologie diverse e vinto un contest letterario. Ho accumulato esperienze piacevoli ed altre sgradevoli, ma non a sufficienza per farmi desistere dai miei intenti.Ho rotto rapporti amicali di cui non sento la mancanza ( non erano persone degne di stima e/o compatibili con me), ne ho instaurati altri,ne ho recuperati alcuni di vecchia data. Affettivamente nulla ho guadagnato, ma neppure ho perduto, in senso stretto. Le persone che ho amato le ho ancora, a modo loro, vicine, ma non nel modo che corrisponde al mio ideale.Ho raggiunto, attraverso la scrittura, l'animo di persone con le quali ho molto in comune, credo.Sul lavoro, un nuovo inizio, promettente. Faticoso ma che mi stimola.Ho visto cadere un governo e prendere il potere una classe di tecnici che poco ne sa di come viva la gente comune, a riprova che la politica è morta. Abbiamo un'oligarchia ( molto allargata) di cicisbei che bada soltanto al proprio tornaconto ed anche la cultura non sta bene.In mano al nerd di turno, più snob che sinistrorso, anche se pensa di essere progressista. Lo è quanto la padrona della Vergine Cuccia del Parini e i pappagalli impagliati della signorina Felicita.Finisco l'anno con pochi quattrini in tasca, molta rassegnazione e un certo orgoglio.
2012: sarà un anno di lacrime e sangue. C'è da sperare in salute ed energia e nella capacità di discernere , tra persone e situazioni, ciò che può rappresentare un valore e che cosa no.Lo accolgo con un cumulo di perplessità, mi ripropongo di essere ancora più parca, sobria e metodica nello stile di vita, ma di continuare a dire ASSOLUTAMENTE tutto quello che penso, accostino coloro ai quali non piaccia. Spero di essere creativa e di vivere passioni che siano tutto, tranne che sobrie.

Avendo vissuto un'infanzia negli anni di rinascita italica,ma anche con persone che avevano vissuto guerra, povertà, indigenza...persino...non sono stata viziata con regalie varie e mi avevano cresciuta nell'adattamento ( a volte anche troppo rinunciatario) e nella frugalità dei consumi, che ho contestato con tutta me stessa, figlia degli arroganti Anni Settanta, degli scapestrati e perniciosissimi Anni Ottanta e in tutto ciò che è stato dopo, in cui la gratificazione è diventata una linea di condotta per tutti, fino a superare il senso del dovere ( ma anche del diritto, mai visto il femminismo abbozzare come in questi ultimi vent'anni sciocchi e fasulli), ma che invece erano, con i dovuti aggiustamenti, lineari e saggi, anche se poco si sposavano al sogno.
Spero di essere saggia nei consumi e nella gestione della fisicità, nel lavoro e folle in tutto il resto.

9 commenti:

  1. Be', allora buon anno nuovo. Di sicuro sarai saggia nei consumi e appassionata in tutto il resto perché, anche se non ci conosciamo di persona, questa è l'impressione che ho sempre avuto di te da quando ti leggo :-) Auguri!

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  2. Ah, e complimenti per il contest!!!

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  3. e finalmente vedo il tuo faccino bello!

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  4. Non posso che farti gli Auguri sugli auguri, nel senso che Tu sviluppi Te stessa, rimanendo Te stessa in un mondo, come ben evidenzi, di quaquaraquà....(tanto sai cosa voglio dire)

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  5. sì, lo so!Auguri a tutti quelli che passano di qui.

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  6. Cara Rossana, ti leggo e ritrovo la tua accattivante ironia, quella che ci ha fatto incontrare e scontrare, a volte, per questo mi piaci: sei autentica. Hai descritto bene gli anni settanta e ottanta ed hai ragione sono stati così, e credo che proprio noi che veniamo dall'epoca delle restrizioni, abbiamo dato il via al consumismo; ci ribellavamo al sistema precedente, ma ora comprendiamo che non era poi così sbagliato. Eravamo un paese in pari con i conti pubblici e con un certo governo degli anni ottanta nacque anche il debito che ora non riusciamo più a sanare. Il governo si concede privilegi esosi e il cittadino froda, facciamo acqua per inadempienza e disonestà.
    Il tuo bilancio è positivo, anzi gratificante sul piano letterario e non solo, per cui ti faccio tanti auguri che l'anno in corso esalti ancor di più i tuoi interessi e che ti appaghi anche dal lato affettivo.
    Buon tutto.
    un bacio
    annamaria

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  7. Metto in conto di scontrarmi con varie forme d'adeguamento al reale che non mi piacciono e che oscillano tra il conformismo borghese senza un minimo di critica a tentativi di crearsi una vita alternativa,quando nulla è alternativo al buon senso, ma c'è chi lo bandisce da sé pur di regalarsi un'originalità che non ha.Allora arzigogola, contrasta, controbatte il nulla sul nulla, mantenendo intatte le capacità voraci. Ecco, quelle accomunano il genere umano. I sentimenti purtroppo invece non dipendono, in bene, dal nostro operato, nel senso che è un'illusione sperare di essere amati perché si è buoni, belli o bravi. Ciò che molti amano negli altri non sono che le loro comodità e qualcosa che non li spinga all'angolo dell'incapacità, dell'inadeguatezza. In poche parole:vogliono potersi credere superiori in qualcosa o non c'è verso che ti amino :-)Diversamente, chi ha pretese di affermare se stesso deve sopportare il peso integrale degli altri, il comando, le lagne, la critica.La vita è difficile. Forse bisognerebbe accontentarsi dell'efficienza dei servizi, di ciò che l'umanità offre, ma fa parte di quell'edonismo che è andato letteralmente in pezzi.Ora più che mai c'è bisogno d'amore e/o solidarietà, ma ciò che è rovinato su se stesso difficilmente si ricostruisce.

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  8. Che personalità straordinaria :) Baci :)

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  9. beh, prendo atto che il blog semina più di quel che si pensi. Rapporti che si credevano sopiti, rifioriscono quando si crede debbano morire...Forse il blog parla di noi molto più di ciò che pare...
    Ciao, ragazze e ragazzi!
    Baci...***

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