martedì 27 dicembre 2011

Perché si scrive ?

La condivisione è fittizia, superficiale, meccanica, inutile. Ecco perché si scrive: per comunicare, alla ricerca di anime gemelle. Si scrivono romanzi e racconti per superare la barriera di banalità, di costrizioni, di noia, per cercare di raggiungere e identificare chi ti comprenda davvero. Centinaia di fogli, migliaia di battute per uscire dal baratro della stupidità dei rapporti umani.Di tutti, nessuno escluso, è alto il tasso di incompatibilità, monotonia,affettività imparaticcia, frequentazioni per non star soli e dunque assolutamente ignobili, che scivolano come la pioggia sui vetri.Ecco perché si cerca una modalità diversa. Chi scrive crea, descrive, comunica un pensiero alla ricerca di risposte plausibili, di conferme sull'esistenza di animali della stessa specie.

5 commenti:

  1. ma l'animale della mia specie, nello zoo che mi circonda, non c'è

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  2. Le mode del consumo coatto ci spalmano addosso il loro unguento mellifluo dell'Uniformitá eterna, e di questo la società muore, come della mancanza di caminetti con fuochi sempre accessi, la sera. Nella mia quasi vita ho conosciuto dei vecchi straordinari, che si distinguevano dalla massa, e che mi uccidevano - io, solitamente umbratile e depresso - con il loro urgente, feroce ottimismo. Inutile dire che non sono risorto. Ma la loro necessità vitale ancora brucia, della necessità di combattere, anche contro i mulini, non per se stessi, ma per il mondo! Fossero pure solo 4 gatti di mondo.

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  3. E' un bel pensiero, mozzy, ma bisogna tenere acceso il camino per se stessi ( e per 4 gatti di mondo). Guardare oltre quelli è pura presunzione, è presbiopia, è guardare avanti per non vedere ciò che c'è sotto il naso. Il particolare è parte dell'universale, ma se non conosci i particolari, dell'universale non sai una mazzafionda.

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  4. Giusto, ma occorre tener conto anche dell'opzione bottiglia-nell'oceano proprio della letteratura di ogni epoca: il filo che lega i trapassati ai prossimi venturi, ma anche Dante ai suoi amati nemici ancora viverrimi, malignamente posizionati in posizione strategica tra un cerchio infero e l'altro... ;)

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  5. I posteri? Sono come il Re Sole, dopo di me, il diluvio. O un pediluvio.

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