Questo 2012 comincia facendo tabula rasa delle illusioni del precedente e forse di una serie di precedenti.Tutte. Per salvarsi ripesca nel baule delle cose e delle esperienze vecchie, sperando di trovare un tesoro nascosto, il Gronchi rosa della propria esistenza, da rivendersi.
E trova sgomento, molta sapienza in automatico e una noia mortale.La noia pesante che nasce dalla morte del sogno, dalla passione accantonata, dalle costrizioni e dalle parole non dette o, peggio, non ascoltate.
Il tuo ruolo è esattamente quello che non volevi, è Samarcanda. Non ti resta che trovarti un alloggetto in affitto, lì e abbaiare alla catena a chi s'avvicini troppo e non abbia un buon odore.
Difficile trovare l'alloggetto in affitto, con quel che costa! E' dura, sempre più dura, quando si è vittime di passati errori la ripresa è faticosa e lentissima, sperando che non si vada sempre più a fondo. Ma la vita insegna che dopo il precipizio, la risalita per forza di cose avviene.
RispondiEliminaun caro saluto
annamaria
Non avviene, questa è la descrizione della quotidianità.E non si tratta neppure di errori, ma di sequenzialità e intreccio tra cose giuste e sbagliate. La norma, la fottutissima norma.Niente da risalire, nulla da scavare.
RispondiEliminahttp://ilsilenziodeisentimenti.blogspot.com/
RispondiEliminaAnch'io sono approdato qui.
Ciao.
Uhm, be', la quotidianità è anche come la scegliamo noi. Perché accantonare la passione? Posso capire la morte del sogno o le parole non ascoltate, poiché queste cose non dipendono solo da noi; ma dove possiamo decidere da sole, secondo me si deve sempre insistere a crederci. Io ho una fortuna/sfortuna che è la zero memoria delle cose brutte. Me le dimentico tutte le cose brutte che mi sono successe, soprattutto quelle fastidiose, dovute ai rapporti con gli altri, che rendono brutta la vita; e se me le ricordo, non mi fanno più male. Così posso affrontare meglio il presente...
RispondiEliminaCiao Frank!!!:-), mi fa piacere ritrovarti.
RispondiEliminaLa quotidianità è una tua scelta per una minima percentuale.Si sta a fronteggiare ciò che capita e a cercare di schivare il peggio e orientare qualche avvenimento: si chiama programmazione, ma ben poco dipende realmente da te.
RispondiEliminaPer il momento vi lascio un saluto, ripasso domani. Pietro Atzeni ovvero Il Giustiziere.
RispondiEliminaIl giustiziere??? Che evoluzione, Pietro!!!:-)
RispondiEliminaperò che bello ritrovare tutti...
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