giovedì 17 gennaio 2013

Italiani esterofili

Ho letto La Stampa, mangiando al bar ( un panino, un bicchier di vino, la felicità), così non sporco in casa...e mi trovo in disaccordo con Gramellini da subito, che ha scoperto l'acqua calda, ovvero che la cultura classica italiana, i suoi Maestri e i suoi luoghi, sono apprezzati e sfruttati dal cinema e dalla letteratura all'estero, ma snobbati in Italia.
L'Italia è esterofila dal secondo dopoguerra. Una risposta al mito - fallito - dell'italianità creato dal fascismo, dai fasti di Roma novella caput mundi, crollata con lo sbarco dei Marines per porre fine al Ventennio che infiniti lutti le addusse. Da allora, tutto ciò che era straniero era buono. In particolare ciò che era americano, per altri per contro ciò che era sovietico. 
Poi, pian piano, si è esteso a tutto: tecnologia tedesca o giapponese, profumi e cucina francesi, vacanze esotiche, civiltà nordica, natura selvaggia africana, folklore ispanico o greco e via dicendo, come se tutto ciò che avessimo facesse schifo.
Quando dicevo di andare volentieri al mare a Nervi o a Camogli, c'era chi mi derideva, sbandierandomi davanti al naso un biglietto per Santo Domingo o le isole greche, così che trascorrevo vacanze serene in compagnia di severi Tedeschi e languidi Inglesi. Mai stata così bene.
Hanno bambini che giocano senza gridare, come facevo anch'io, del resto. La mia infanzia non gridava, poi, dagli anni Sessanta in poi ha iniziato a gesticolare, saltellare, urlare e sburattinare in modo teatrale. Chissà perché.Quando mio padre sosteneva che si va all'estero soltanto quando si conosce alla perfezione tutta l'Italia, al massimo io obiettavo che è più comodo raggiungere Parigi, Vienna o Monaco di Lecce o Palermo, perlomeno via terra, perché la mitteleuropa è una compatta realtà di cui, geograficamente,il nordItalia fa parte.



Paesaggio a Rio Maggiore 


 Ciò non toglie che la varietà italiana sia sorprendente.Affascinante. Stupenda. Per paesaggi, storia, arte.L'Italia è talmente varia da essere impareggiabile.

Nessun commento:

Posta un commento