sabato 4 febbraio 2012

Donne du du du

Sorrido alla falsità. Chi di solito è smielato, è abituato a mentire anche a se stesso.Esseri ridicoli. Molto spesso sono soggetti femminili. Abbracciano un clichet individuato come gradevole agli occhi altrui, rassicurante e lo inverano con frasi e atteggiamenti vuoti come campane e per questo piuttosto risonanti.Donnine da montare in casa con la confezione Ikea della donna da compagnia: e c'è ancora chi si fa infinocchiare da questi apparentemente inoffensivi soggetti. Sono il nulla che perpetua il nulla. La costante del piattume umano, la cassa di risonanza da sempre di un'ideologia, un credo religioso, una moda di pensiero. Sono fogli di "Donna moderna" semoventi.Faranno sempre tutto ciò che "si deve", tutto quello che "si fa", ripeteranno tutto quel che "si dice" e sposeranno ( per l'80% dei casi) dei deficienti come loro.Esistono delle varianti. "Vogue" semovente. "Famiglia cristiana" semovente e persino "Micromega" o "Il Borghese".Basta che sia clichet.La morte civile di qualsiasi possibilità di comunicazione che non sia in automatico.
Che poi vivere a modo proprio non significa eccentricità oltre ogni ragionevole misura. 
Anzi, a volte è proprio il contrario.
Spesso chi vive senza adeguarsi conserva comportamenti antichi, non li ha riposti nel dimenticatoio della modernità posticcia. Ripete vecchi gesti affinché non si perdano.Non lascia cadere saperi tradizionali.Vuole per sé un ruolo antico come il mondo. Ha bisogno di un uomo che sia uomo e di passione. Legge e studia per farsi un'opinione personale. Fa ricorso ai classici per un'educazione sentimentale, conta su se stessa prima che su chiunque altro, perché per stare nel gruppo bisogna essere maneggioni e di solito i maneggioni sono scaltri ma non intelligenti.
E forse è detta la parola chiave: intelligenza.
                             Qui lo dico  e qui lo nego, molta gente non è per niente  intelligente.
Mia madre chiamava le donnette "chitarre". 
Se la cantano e se la suonano ma più sovente le suona qualcuno e le canzoni sono sempre le stesse...



3 commenti:

  1. il punto è che gli smielati (senza distinzione di genere), fra una falsità e l'altra, in genere ottengono ciò che vogliono.
    perché smielati sì, falsi sì, ma anche str**i, molto str**i.
    (perdonami il termine poco elegante, ma non me ne viene in mente un altro)

    RispondiElimina
  2. Hai ragione, ottengono molto, non tutto ma molto...!

    RispondiElimina
  3. Per gli uomini però forse è bene pensare a un'altra categoria più che allo smielato ( uomini smielati mai incontrati). Tenderei a individuare due tipologie contrapposte (in apparenza): l'idealista ( non lo è, è un alibi o un mezzo....)e il perbenista( fasullo...).Infine c'è il *liberato*, da tutto, purtroppo...anche dal cervello.

    RispondiElimina