lunedì 13 febbraio 2012

Mi piglio un the

Entro nel bar, è tardi, sarebbe tardi persino per un aperitivo, ma io sono in giro a quest'ora e ho voglia di the e di due coccole da me. Un messaggio sms mi ha fatto pensare che certi sacrifici d'amore sono inutili o, se avevano una funzione, quella era e non un'oncia di più  o forse chi è irrequieto così resta, lo sarebbe stato sempre e comunque, ma mi chiedo se sia il caso d'essere gelosa di qualche donna, nella vita, intanto non amano nessuna.Gli uomini non ne amano nessuna. Ne adorano qualcuna, è vero, finché sembra loro irraggiungibile. Cosa fatta, capo ha. Mi chiedo se mai potrò verificarlo, di essere unica, sul serio. Il tempo stringe e oggi stringe ancor di più: ho una fitta qui e i capelli sporchi, ma indosso un punto di verde perfetto, che s'intona con la gioventù rossa del mio pelo. Mi guardo allo specchio e mi chiedo che direbbe mia madre dello scempio di tingere i capelli. Per sottolineare una diversità che bionda non basta? Per richiamare l'attenzione da canto del cigno, su di me, che non si sa mai quanta vita ancora m'aspetti, pur avendo detto spesso a me stessa che sarò persino l'ectoplasma più corteggiato e complesso del cimitero...
Così che ordino il mio the, che sarà deteinato, alla pesca e cincischio con i miei acquisti oculatissimi. Ultimamente sono diventata bravissima  a contrarre le spese studiando l'acqua calda delle offerte, le liquidazioni, le promozioni. Ho tre cerchietti per i capelli, un dentifricio, una crema per il corpo al burro di karité,un rossetto color rosa antico, per una spesa di meno di 15 euro. Sì, ho girato per un'ora in città, ma posso dire che ho trovato ciò che soddisfa sia la gratificazione di shopping compulsivo che la necessità di spendere poco.
Loro sono davanti a me, tre ragazze. Russe, credo. Una se ne va prima delle altre. Mora, capelli raccolti in una coda, alta, jeans su stivali altissimi, neri.Poco vestita, avrà un freddo bestia...Le altre restano, stanno mangiucchiando con l'aperitivo.La bionda,con curiosi sabot foderati di pelliccia e uno chignon piccolissimo sul capo, sta al cellulare:

- Ciao, ci vediamo domani?
...
- Domani è San Valentino, io sono il tuo amore, tu sei il mio amore, stiamo insieme, da?
...
- Vengo io a Genova, lavoro, ma io vengo e tu paghi la serata...
....
- Come, no?
...
- Ma è San Valentino, tu sei il mio amore e io il tuo amore, perché non stiamo insieme???
...
- Io lo sapevo già che rispondevi così. Io te l'ho chiesto, ma già lo sapevo.
...
Riattacca e addenta un tramezzino e se lo ficca poi tutto in bocca, foglie d'insalata le spuntano dalle labbra.
Silenzio.
Ha un'espressione più adirata che triste.
Silenzio.
Ripiglia il cellulare:

- Ciao, sei lì? Passo da te ora. Sì, adesso. Se sei ancora in ufficio, passo adesso. Uhm, niente, ho voglia di vederti adesso.

E pensi che magre o chiatte, lunghe o corte, brune o bionde e persino false rosse, coltiviamo pietre aguzze e serpi in seno e scacciamo chiodi con i chiodi o non lo facciamo più per stanchezza.Che si sia sottili, contradditorie, sentimentali...che si sia dirette, franche, venali.
E nessun amore ci salva davvero.



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