martedì 14 febbraio 2012

San Valentino eddue

Dopo sei ore di lavoro, San Valentino. Biglietto: c'è, scritto dalle mie alunne con le loro manine sante ( maestra, guarda, è in CORSIVO e ci sono anche i cognomi). Trucco e parrucco: il primo SEMPRE ( non esco senza) e dopo un'ora dalla pettinatrice sembro una meringa all'albicocca. Fiori: mi sono comprata una peonia di tessuto color rosa antico. Pranzo fuori: pizzeria sotto casa penne pesto e fagiolini, verdura grigliata e calice di barbera. Aperitivo serale: localino pizzi e merletti e mobili decapati e cosette sfiziosette ( preparate da donne, l'uomo fa lo chef ma carinerie, zero...se non è gay). Sms ai maschi. Tre. L'ammore e due amici. Amico 1: non pervenuto. Spero sia stato a trombare, almeno. Amico 2: ciò da lavorà tutta la notte arghhhh grrr sanvalentinoèlagiornatacheodiopiùdituttelealtre364 aaaarghhhgrrrrr. Ammore. Io: questa sera bevi qualcosa e pensami.Lui: fatto, ho bevuto una tisana alla rosa di bosco e abbasta con sto sanvalentino.Tisana. Rosa. Bosco.E io dovrei vivere in un mondo disinibito, trasgressivo, frizzante. Tisana. Bosco.Lavoro. Mavacaghèr, va'.Adesso guardo un film in tv.Poi mi uccido aspirando la naftalina in cui trovo gli uomini, io.



2 commenti:

  1. Ma va là perchè uccidersi aspirando naftalina, magari mangiando cioccolatini, giaduiotti, mon cheri, boeri, praline... finchè Gianduia non esce dal cervello o, come diceva Rabelais del vino per specificare quando si è ubriachi,"-finchè il cioccolato non trasudi dagli stivali."
    ps. io oggi ho fatto 300 chilometri, ho lavorato fino a poco fa e non ho finito, ho preparato la pappa per il cane esigente.... altro che San Valentino.

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