Così
dicendo, l'anima sua accarezzò un cuore tricolore, fatto di foglie e petali di
rose rosse e bianche. Un cuscino vegetale intrecciato ogni dì della vita eterna
ed ogni notte disciolto, distrutto, sfatto. Ogni giorno. Italia mai goduta, un
cuore perduto. Ai polsi indossava bracciali di campanule e violette e aveva
accanto l'immagine rarefatta ed eterea dei suoi cani.
-
Virginia, posso sederle
accanto?
-
Chi siete?
-
Arthur, per servirvi ed
onorarvi...
-
Fatevi guardare, siete
bello! Siete italiano?
-
Il mio nome non vi
suonerebbe famigliare, mia bella.
-
Mi pare di riconoscere i
vostri lineamenti...
-
Sono come ho scelto di
essere per l'eternità. Trentenne..
-
Anch'io. Il vostro
volto, i vostri occhi, il naso. Li ho più volte visti, ma nel mentre li fisso,
si perdono in altri lineamenti amati...
-
Sono un ritratto,uno
specchio, un po' di mia madre, un po' di mio padre...
-
E siete nobile?
-
Sono un dentista,
pratico di nobili, ma borghese, anche se in vita ho collezionato cimeli storici, intorno alla nobiltà
francese...
-
Napoleonici?
-
Sì,tutti tali, donati
alla mia morte alla Malmaison.
-
Il vostro viso, i vostri
occhi...
-
Li avete più volte
incontrati, Madame.
-
E dove siete vissuto? E
morto?
-
A Parigi, sempre a
Parigi. 90 anni a Parigi, ma vissi protetto breve tempo in Inghilterra, dopo il
disastro di Sedan.
-
Fu felice la vostra
vita?
-
Anche troppo, per un
bastardo, vissi a corte, in fondo o nei pressi. Ma proprio non vi ricordate di
me?
-
Uno dei tanti che
sognarono di avere tra le braccia la Comtesse?
-
Non proprio.
-
Non la desideravate?
-
Ora la desidero, ma non
come amante.
-
Seduco ancora? Morta?
-
Sì. Je suis l'enfant.
L'enfant... e Chevalier de la Lègion d'Honneur, officier le 27 fevrier 1924.
-
L'enfant. Quello che mi
rubò Eugenia.
-
Eravate già morta, madre
e lei aveva perso il figlio, sua ragione di vita. Un figlio somigliante ,nei
tratti, al suo.
-
E si prese il mio.
-
Mi protesse e
raccomandò, favorendo la mia carriera, le mie ricerche. Fui molto
stimato...grazie a lei. L'ho amata, come una madre. Forse più.
-
Eugenia. Si riprese
parte del marito che mi diede, in voi.
-
L'amore delle donne è
potente e grandioso. Eugenia fu costretta ad amarvi e ringraziarvi per sempre,
perdutamente, dopo avervi tanto odiata.
-
L'Italia è donna.
-
E Voi foste la Donna che
la fece.
S'abbracciarono
così come s'abbracciano le anime, senza calore,in un fresco incontro, Veronica
Oldoini ed Arthur Hugenschimdt. L'uomo che unì due donne rivali non fu un
amante, sebbene Imperatore, ma un dentista.
Un
figlio, per due donne.
L'una
Imperatrice di Francia, la bella spagnola.
L'altra,
Imperatrice dell'Unità d'Italia, la bella piemontese.
Rossana
Massa
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