sabato 11 agosto 2012

Fenomeno rete

La rete è pericolosa, si dice spesso.L'immaginario da fiction è spesso popolato di omicidi che hanno preso il via da incontri ambigui organizzati in chat, poi scopri che buona parte dei tuoi conoscenti ( amici è una parola grossa, l'amicizia è una condizione fasulla, per amicizia s'intende una rarissima situazione di condivisione , in bene e in male, assai stabile nel tempo) si è conosciuta tramite un forum , attraverso il blog e si è messa insieme, convivenza lampo, matrimoni, tempestose infedeltà coniugali fatte di lacrime e sangue e chilometri ...Insomma: grandi amori sono nati dalla rete, ma anche tante sviste. Affinità inesistenti, basate sullo scambio di poche battute, la lettura comune di un romanzo, foto poco veritiere, una lunghezza d'onda percepita simile ma illusoria. Di fatto, obiettivi diversi. Chi cerca una pergamena da vergare, chi la carta per farsi una cicca. E ci si ritrova a far su tabacco pessimo, essendo carta profilata oro zecchino.


3 commenti:

  1. Eppure alcuni fra i miei migliori amici, prima di conoscerli di persona, li ho conosciuti proprio attraverso la Rete. Attraverso il forum di Fahrenheit, per esempio, o attraverso i reciproci blog. Anzi, posso affermare che fino ad ora la Rete mi ha fatto bei regali, non mi ha dato delusioni. E poi... prima di incontrarti, ho conosciuto anche te attraverso i nostri blog. E sono contenta di averti conosciuta. Magari le nostre idee non sempre collimano, ma non è indispensabile essere affini al 100% per provare sentimenti di stima e di affetto, non credi?
    Ecco, io, verso la Rete provo riconoscenza.
    Buon ferragosto, Ross!
    Milvia

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    1. Io no. Con la rete e nella rete mi sono procurata soltanto sofferenze indicibili.

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    2. C'è l'illusione che l'intimità che si crea raccontandosi vada dritta all'anima, ma il guaio è che, nella vita come nella realtà, molte persone non ce l'hanno affatto. Vivono di menzogne. Di buono la rete mi ha fornito i miei editori.Questo sì. Ho pubblicato grazie a chi, in rete, ha creduto nel prodotto del mio ingegno.

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