venerdì 17 agosto 2012

State lontani dalla linea gialla

Stazione di Genova Brignole. Aspetto il regionale per una località di mare,dove trascorrere qualche ora di relax, che per me è la vera vacanza.Mordi e fuggi, ma più di tanto in un posto, se non ti porti la casa, non mi piace stare.Siamo in tanti, non una folla ma molti, in prevalenza giovani e donne.E' estate.Gli uomini, in treno, sono spesso pendolari.Non si lavora, di questi giorni.
" Treno in arrivo sul binario 12, state lontani dalla linea gialla".
Me ne tengo sempre almeno 50 cm indietro. Quando il treno arriva, mi dà fastidio il senso di risucchio della velocità, anche se rallenta. Non parliamo poi dei treni in transito. Blocco con le mani eventuali bagagli leggeri e chiudo gli occhi. 
C'è una giovane mamma, direi del centro-America con bambino sul passeggino proprio sulla linea gialla.Non lo ritira che di poco. Le ruote anteriori sono oltre la linea gialla, verso il treno. Il bambino non è assicurato con alcuna cintura, si alza, si sbraccia, si sporge in avanti. Nessuno lo guarda. Tutti altrove.
Madre in testa.
Non resisto.
" Lo tiri indietro! Si sta alzando in piedi. non è consapevole del pericolo. lo spostamento d'aria lo può trascinare sui binari o a battere la testa sul bordo di cemento!", nel medesimo istante penso che io avrei voltato perlomeno il passeggino dalla parte opposta, proteggendo il bambino dal risucchio o, molto probabilmente, visto che intanto ci saran tre metri, mi sarei spostata verso l'11. Raggiungere poi un predellino,al momento di salire, è un attimo.
Mi fa un mezzo sorriso, ma non agisce.Indolente.Uno sguardo docile e acquoso, che mi ricorda la barzelletta del bambino coperto di fango e la madre prolifica. Termina con: sarà più facile farne un altro che ripulire questo.Calca la mano una tipa con un borsone e un costume sotto i vestiti.
"Ah, il figlio è suo, se non ci arriva lei...fatti suoi!"
Salgo sul vagone.
Stando attenta che non sia né quello della docile mucca ma neppure quello della cinica bagnante.
Ne scelgo un terzo. Se c'è qualche stronzo, almeno non lo conosco ancora e poi potrei anche non fare tempo ad accorgermene.

2 commenti:

  1. Anch'io ho la fissa della linea gialla, me l'ha instillata mio padre fin da quando ero piccola. Noto sempre con stupore come invece molte persone non facciano caso al rispetto della linea. Sono interventista. Avrei spostato io il passeggino, se la madre non lo faceva. A luglio ho preso per un braccio una ragazzina che nonostante l'avviso camminava tra la linea gialla e le rotaie con lo zaino tutto penzolante da una spalla: bastava che il treno in arrivo lo agganciasse e per lei era la fine! Passo per una rompiscatole ma è più forte di me! :-)

    RispondiElimina
  2. Ci è mancato poco, ma ero veramente...affranta.Quel genere d'indifferenza mi uccide. Non sono una che sposa cause, ma con i singoli, sul posto, mi muovo.Il treno è giunto lentamente, per fortuna.

    RispondiElimina