sabato 22 settembre 2012

La giraffa di Imola

Fa notizia e il necrofilo ( in senso letterario e sociale) Gramellini ne approfitta : una giraffa s'è stancata di stare tra bestie che non erano come lei, di essere detenuta in un ambiente che non le corrispondeva, di rapportarsi a gente che non le piaceva, prigioniera di un ambiente estraneo. Se n'è andata verso la libertà, s'è allontanata a zoccolate ribelli, cercando pace o avventura, altro da ciò che le toccava subire quotidianamente, anche se forse non era così male, pan e vin non le mancava, l'insalata era nell'orto e una casa aveva lei.
Eppure ha fatto la fine di Maramao.
Sedata a narcotici, alla fine muore.
Mettere il dito qui se vi sentite giraffe.
Cioè se:

  • frequentate chi non frequentereste, dovete guadagnarvi una pagnotta o state in famiglia e infine se avete sposato un tizio e il suo pacchetto di parenti di merda
  • vivete per buona parte in un ambiente che non vi assomiglia, subite pensieri e parole di chi non ascoltereste e che vi deprime
  • vi siete adeguati, vi hanno dato il solito narcotico, la necessità
  • siete fuggiti ma avete trovato traffico e la meta non s 'individuava
  • non trovate un'altra giraffa con cui condividere giraffate, sono tutte bestie che non vi assomigliano per nulla   e continuate a vagare scorticandovi gli zoccoli sull'asfalto e i sampietrini e gli altri vi vomitano addosso le loro nefandezze sedative del vostro entusiasmo o della residua voglia di vivere un'affettività accettabile
  • pane e vin vi fa piacere, ma vorreste la savana e allora, nel tempo libero, andate a correre, andate in giro o v'infilate con la testa in un computer nella speranza che possa esistere un mondo migliore, ma è una canzone di Ramazzotti.E' soltanto una fottutissima canzone di Ramazzotti.
Allora che si può fare? Si spera che la giraffa almeno abbia coltivato, prima della corsa e durante, la speranza.
Si loda il suo coraggio.
Si loda due volte, perché non è neppure un animale veloce, feroce, imponente a cui la fuga s'addice. Non è un leone,una tigre, un giaguaro.
Non è neppure una gazzella, un'antilope, una roba veloce che schizza elegante.
No. E' goffa,
Ha il collo lungo, le gambe troppo lunghe, due curiose protuberanze in testa, si veste in modo appariscente, va in giro in maculato.
Ma ci ha provato, ha provato a dire:

VIVO IN UN MONDO DI MERDA.
NON M'INTERESSA IL VOSTRO CIBO NE' LA VOSTRA COMPAGNIA. CERCO QUALCOSA E QUALCUNO CHE MI PIACCIA E CHE SIA COME ME.

La corsa è stata vana, alla fine tutti avremo due metri di terreno (cit. Guccini)..

Ciò dicendo mi metto in fuga, come le galline, come la giraffa, che intanto qui nessuno è come me (cit. Fossati).Fuori, un sacco di sedativi che ci si cerca. Amicizia di persone spesso inutili, un caffè, un po' di shopping consolatorio, un bel paesaggio da ammirare, il sole, i fiori,l'arte, un libro,un po' di cibo in una cornice gradevole, un animale.Si può anche non morire, per un po'. Stare a regime, rifugiarsi nel box.Evitare le buche più dure (cit. Battisti).Fuori,anche sedativi violenti: opinioni non richieste, calunnie, diffamazione, disattenzione, fraintendimenti.Lì il cuore può vacillare e il guaio è che lo fa per difesa, ma la vita non è il nemico, la vita è un mezzo. Il nemico sono gli altri. O meglio: le non giraffe che t'appestano il cortile o ti guastano la fuga.


Quanto cito...

Addio, giraffa, sei la persona più bella che io abbia "incontrato" quest'anno.

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