giovedì 6 settembre 2012

Perduti tacchi

Credevo di non averle più, invece, in un cassone in cantina in cui ero convinta di avere giusto vecchi lampadari a boccia, ho trovato una scatola di latta. Grossa.C'erano cose messe da parte da mamma. La mia minigonna corallo di pizzo sangallo, una salopette color ciclamino, una parrucca corta di moda negli Anni Settanta e le mie prime scarpe con il tacco. Bianche. Primaverili. Trattasi di un grosso tacco alto circa 10 cm, ma la punta posa su un plateau di circa 2. Non erano scomode.Una scarpa chanel scollata e un po' anonima, se non fosse che era, appunto, di moda. Il morosetto di allora, il tipo che quando ero in tiro perfetto, dalla testa ai piedi, piega di parrucchiere, trucco, vestita di tutto punto, unghie laccate,profumo, calzata e scarpata, diceva : "hai un brufolo lì", le notò.Un po' come il teschio in cella: "quanta vanità, ricordati che devi morire". Peccato che lui avesse un'auto da invidia sotto il sedere e la lacca sui capelli lunghi e cotonati.
Mi vide infatti le scarpe e mi disse: "non mi piacciono i tacchi, non metterli".
Era lo stesso tipo che si mise poi con una commessa che lo mollò per sposarne un altro, più ricco, dall'oggi al domani e pare non fosse nuova alle giravolte. Una che lo faceva piangere, attraversando un parcheggio, dicendo : "quella è la sua auto, lo specchietto l'ho montato io".
Io invece avrei dovuto, in virtù del fatto che  fossi buona, innamorata, trasparente, rinunciare ai miei tacchi, per un suo capriccio "dominante".
Ebbene, portai esclusivamente scarpe con i tacchi per almeno dieci anni e in seguito, considerata la scarsa... considerazione, la lanciai con l'elastico a un capocentro della Gestetner, più bello di lui.
Ci restò male.
Mai svegliare il can che dorme.
Non adoro le scarpe coi tacchi, tra l'altro.Mi piacciono tanto quanto le altre.


1 commento:

  1. Ovvio che non lanciai le scarpe. Altra cosa, che gradì molto. Al 2012 resta imbattuto nel gradire...

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