lunedì 24 settembre 2012

Tutti quanti abbiamo un angelo

...Anche quelli che non credono più a  niente, anche quelli che non amano la gente...
Non sono credente, sono agnostica,non v'inviterò a selezionare un cherubino sul display del Paradiso.
Non voglio far della retorica e invitarvi a  pensare a chi vi ha amato o avete amato e se ne è andato in cielo. Se amore c'è stato lo pensate, senza che ve lo dica.
Il mio angelo è un'altra cosa.
Allora sedetevi quieti e pensate al vostro, personalissimo, angelo.
Il mio è biondissimo, delicato, carino. Ha gli occhi azzurri.Non è molto vivace, è buono ma ha un caratterino mica male. Fatto di risate e musi lunghi e una fantasia sublime. Il mio angelo taglia, incolla, disegna, crea a getto continuo.Sale e scende da un amatissimo cavallo a dondolo, che tutti chiamano Fulmine, ma lei ha ribattezzato Zingaro.Il mio angelo canta "La casetta in Canadà" ( sì, proprio con l'accento) e ama il suo papà, le sembra bello e impossibile.Parla presto e bene,legge molto, sogna tanto. Inventa giocattoli e giochi, anche da tavolo. 
E' sempre a puntino, non ha un capello fuori posto, ha alcune bambole ma è affezionata soprattutto a una con la testa tutta rotta, di celluloide e un vestito rosso. Si chiama Rossina ed è forse la bambola più brutta che ci sia.
Il mio angelo spulcia i gatti, li adora e cammina seguendo un cane e , se ne incontra, dice "ciao".
Ha una mamma con le onde e le scarpe col fiocchetto.

Il mio angelo ha il cielo negli occhi.

Il tempo è passato ma è sempre lì con i suoi strani giochi ( fa il prete e dice messa, improvvisando un altare di scatole da scarpe, santini e candeline da compleanno; suona un piccolo pianoforte rosa ma canta gospel, fingendo d'essere una cantante nera; cucina torte di fango e piume di gallina e taglia  a metà i lombrichi) in fondo alla memoria.

Da quell'angolo, il mio angelo, il vostro angelo, osserva la mia vita, la vostra vita e piange.Piange per le promesse non mantenute, per i sogni che gli avete infranto, per le delusioni che gli avete inferto, per tutte le volte che lo avete tradito, lasciato solo,abbandonato.

Voleva soltanto essere felice.

Prendetelo per mano, non ha altri che voi.

Dategli le cose che voleva allora, gli piaceranno sempre.Il cibo e il vestitino preferito, il lettino caldo, un gioco all'aria aperta, i suoi giocattoli, il suo pet.

Fategli scordare la vita che c'è stata dopo.
Tornate a prenderlo in quella casa.
Consolatelo.
Vi chiederà molto poco, lo sapete bene.
Il mio vorrebbe giocare a Monopoli.




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